Ho vissuto queste settimane di quarantena forzata un pò come penso molti, ovvero a tratti spaesato a causa del brusco cambiamento di abitudini. A volte preoccupato nel senso di preoccupazione di ammalarmi o che si ammalassero delle persone a me care.
Per quanto è riguardato il tempo libero a disposizione, essendo, come molti, rimasto a casa dal lavoro, me ne sono trovato a vagonate. L’ho di conseguenza riempito cercando di fare le cose che mi piace fare quando sono a casa. Ho ascoltato tantissima musica, disegnato e mi sono preso cura della mia compagna con cui vivo e con cui fortunatamente vado molto daccordo.
Essendo un paziente della salute mentale, ed avendo in passato vissuto un periodo da ritirato (non sto a spiegare cosa vuol dire ritirato ma penso che molte persone che gravitano attorno al mondo dei Centri di Salute Mentale sappiano cosa voglio dire) ho immediatamente fatto una similitudine con quel periodo della mia vita.
Per concludere vorrei dire che nella vita non bisogna mai arrendersi, non si finisce mai di imparare. Le avversità si possono superare, bisogna stare sempre connessi come comunità e tutti assieme, ognuno con le sue competenze.
Andare avanti e gettare le basi per il futuro.
Matteo