a cura di Federico Mascagni
Marie Françoise Delatour (Presidente Comitato Utenti Familiari Operatori del Dipartimento di Salute Mentale- Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Bologna) Angelo Fioritti (Direttore del Dipartimento di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche, Ausl di Bologna), Pietro Fusaroli (Professore associato UNIBO e Direttore f.f. dell’Unità di gastroenterologia dell’ospedale di Imola), con un saluto di benvenuto da parte della prof.ssa Giusella Finocchiaro (Presidente della Fondazione Del Monte). A condurre gli interventi Cristina Lasagni (Direttrice di Psicoradio)
Questi i nomi indicati nell’invito alla presentazione del libro “Alimentazione e Salute Mentale - Sperimentazioni, insegnamenti e nuove evidenze per integrare le terapie oggi disponibili”, tenutasi venerdì 22 novembre. Una platea composta prevalentemente da familiari, operatori, qualche utente della Salute Mentale, tutti in attesa di scoprire di più su questo promettente libro frutto di tre anni di lavori, sperimentazioni, laboratori, convegni sul tema resi possibili dal fondo del programma PRISMA dell’Ausl di Bologna dalla collaborazione delle associazioni Cercare Oltre, A.I.T.Sa.M. 1X1, Associazione Cristina Gavioli e Associazione Non Andremo Mai In TV, tutte appartenenti al C.U.F.O.
Un’aspettativa non solo non tradita, grazie ai dati più che incoraggianti forniti da Marie Françoise, ma addirittura sorprendente soprattutto quando a prendere la parola è stato il professor Pietro Fusaroli, che insieme al dottor Fioritti, rappresentavano i relatori scientifici dell’incontro. L’esperienza in un reparto di gastroenterologia e l’attenzione del medico a diagnosi complesse e alla presenza di patologie differenti (quello che potremmo definire uno sguardo “olistico” della salute del paziente) ha permesso al professor Fusaroli di individuare casi in cui problemi all’apparato digerente corrispondevano in modo curioso a disturbi mentali. Intervenendo attraverso integrazioni di sostanze di cui il paziente era carente si sono verificati miglioramenti in entrambe le patologie.
Aneddoti che hanno suscitato una serie di domande serrate da parte delle persone intervenute e e che hanno fatto chiaramente intendere come la ricerca condotta dalle associazioni dei familiari in collaborazione del DSM-DP abbiano permesso di indirizzarsi verso strade incoraggianti che, secondo le parole di Marie-Françoise Delatour, hanno portato in alcuni casi, oltre all’ovvia riduzione ponderale dei pazienti, a ridurre le terapie farmacologiche e, come nel caso dei farmaci induttori del sonno, di eliminarli completamente.
Il libro è disponibile in tutte le librerie nazionali, è edito da Pendragon ed è venduto al costo di € 20,00.
Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi
...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...
Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo Pini, di Milano.
presso Istituzione Giancarlo Minguzzi
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