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Il circolo virtuoso del progetto And Circular

aggiornato al | Staff | ARTICOLI

di Maria Berri, redattrice di Sogni&Bisogni, foto di Daniele Collina redattore di Sogni&Bisogni

Promuovere e mettere in campo iniziative di divulgazione e sensibilizzazione sul riciclo degli indumenti usati, come strumento per lo sviluppo sostenibile e per l’economia circolare, sono gli obiettivi del progetto And Circular, gestito dalla Cooperativa Sociale La Fraternità, che coinvolge persone a forte rischio di emarginazione.

Foto AndCircular

                     Francesca Tonelli ci mostra un cassonetto intelligente

And Circular è il viaggio che un abito compie dall’armadio di casa verso un futuro sostenibile e migliore per tutti. La missione è ambiziosa: rivoluzionare l'industria della moda e ridurre l'impatto ambientale, usando un'azione collettiva di imprese, organizzazioni, istituzioni e consumatori.

Incontro all'And Circular Hub

A inizio febbraio, noi della redazione di Sogni e Bisogni, abbiamo visitato Casa Bastelli a San Lazzaro di Savena, la struttura in cui si trova And Circular Hub, per conoscere questa realtà in cui si fondono valori e spirito di servizio. Ad accoglierci Francesca Tonelli, responsabile del progetto e Trajana Lukaj, detta Ana, coordinatrice del centro socio riabilitativo diurno La nuvoletta bianca, che fa parte della cooperativa La Fraternità.

Casa Bastelli, circondata dal verde, sorge nella periferia di San Lazzaro di Savena, a mezz'ora di strada dal centro di Bologna. La solida struttura dalle ampie e luminose vetrate ad arco, la cui volta, al suo interno, è sorretta da un pregiato intreccio di travi di legno, si apre su uno scenario colmo di abiti colorati di tutte le fogge e di tutte le taglie. Spiccano su tutti sontuosi e svolazzanti abiti da sposa.

Francesca Tonelli racconta come è avvenuta l'individuazione della location: "Abbiamo partecipato a un bando del Comune di San Lazzaro che aveva l'obiettivo di valorizzare lo spazio denominato Casa Bastelli, che un tempo era anche stato un campeggio e che con noi, grazie al sostegno del Comune, diventerà l'Hub dell'Economia Circolare". La raccolta di abiti usati era già iniziata nel 2012 sui territori di Bologna, Imola, Modena e Ferrara, ma il taglio del nastro per l'inaugurazione dell'Hub è avvenuto nel dicembre 2022.

"And Circular Hub non è solo un luogo dove fare acquisti, ma diventerà un salotto, un laboratorio di sartoria, una bottega artigiana e anche un luogo di informazione e formazione, in cui si terranno workshop, incontri e persino eventi artistici – continua Tonelli - Con la primavera diventerà anche bar e bottega, grazie all’apertura della dispensa de La Fraternità, con prodotti biologici e a chilometro zero".

Gli abiti possono essere acquistati a Casa Bastelli oppure sul sito www.andcircular.com, "ma il principale canale di comunicazione è il passaparola, dato che i nostri utenti e clienti sono i nostri primi fan", dice Raffaello Bolognesi, responsabile ufficio stampa della Cooperativa.

Come avviene la raccolta degli abiti

Gli abiti in vendita da And Circular Hub provengono da donazioni o sono raccolti attraverso i "cassonetti intelligenti". I cassonetti sono presenti all'interno degli esercizi commerciali Centro Borgo, Centro Lame e Centro Nova. Francesca Tonelli ci ha mostrato il funzionamento di quello posizionato a Casa Bastelli: chi dona indumenti, riceve un buono sconto da spendere da And Circular Hub o in altri esercizi che partecipano all'iniziativa: ad esempio le librerie Coop, il negozio di abbigliamento Rinascimento, il laboratorio di sartoria socialmente responsabile Gomito a gomito, e Local to you, l'azienda agricola della Cooperativa La Fraternità. "Proviamo così a spronare i cittadini a smaltire in modo consapevole e corretto il rifiuto tessile che non dovrebbe andare nell'indifferenziata, ma in questi appositi cassonetti", spiega Francesca Tonelli.

"Gli abiti che stiamo vedendo – dice Tonelli - sono tutte donazioni. I vestiti vengono raccolti dai cassonetti e portati a Mercatale, una frazione del comune di Ozzano dell'Emilia, dove abbiamo la sede centrale della Cooperativa. I migliori vengono selezionati e trasferiti al centro diurno La Nuvoletta Bianca a Noce di Mercatale, dove, aiutati dagli educatori, i ragazzi con gravi disabilità che vi lavorano, li lavano, li stirano, li sanificano. Lo stesso avviene per gli accessori, come scarpe e borse. In seguito li riportano all'hub per metterli in vendita a prezzi ridotti. Il ricavato di tali vendite permette di assumere altre persone in difficoltà".

Ana racconta che il centro diurno La Nuvoletta Bianca offre un servizio educativo e riabilitativo a persone adulte con disabilità, non autosufficienti e per le quali non è stato possibile, al momento e in alcun modo, prevedere una forma di inserimento lavorativo, né normale, né protetto. Quasi tutte le persone con problematiche psichiatriche sono seguite dal Centro di salute mentale San Camillo di San Lazzaro. "Ci possono essere risorse per tutti - prosegue Ana - La mission di chi lavora in cooperativa è andare oltre il compito operativo, prendersi cura delle persone diventa un valore di vita condiviso". In sintesi, si mettono insieme esperienze, servizi e relazioni. "Siamo come una grande famiglia che insieme educa, si educa, lavora e dà lavoro a chi è ai margini della società", conclude Ana che ricorda le parole di don Oreste Benzi "in contrapposizione alla società del profitto occorre sperimentare la società del gratuito".

Tra gli abiti in vendita da And Circular Hub ci sono anche i vestiti da sposa dell'atelier Tosca Spose di Bologna. La stilista Elisabetta Garuffi ogni anno organizza un evento in cui vende abiti di campionario delle precedenti collezioni a prezzi scontati e dà una parte del ricavato in beneficenza. Quest'anno ha scelto la coop sociale La Fraternità insieme alla Fondazione Ant: per due settimane And Circular Hub ha ospitato l'evento "il Bianco dona".
"Le future spose hanno potuto acquistare gli abiti a prezzi scontati e nel frattempo hanno fatto anche del bene ad altre persone", dice Francesca.

Chi sono i lavoratori di And Circular

Per il progetto And Circular lavorano 28 persone, assunte a tempo indeterminato delle quali circa il 50% ha una fragilità, anche non certificata. Una sola persona è in tirocinio.

Tra i lavoratori con fragilità non certificata, c'è una ragazza addetta alla selezione del vestiario che sta seguendo un percorso riabilitativo fuori dal carcere; ci sono poi ragazzi usciti da percorsi effettuati in comunità terapeutica e ragazzi che arrivano dalle case-famiglia. Tra le persone di età avanzata, che fanno fatica a ricollocarsi nel mondo del lavoro, ve ne sono alcune addette allo svuotamento dei cassonetti intelligenti. In generale, l'età di chi lavora nella Cooperativa La Fraternità è varia. Si tratta perlopiù di persone provenienti dalla Psichiatria adulti, dai SerT e dai Servizi Territoriali.

"Nel solo 2022 abbiamo assunto a tempo indeterminato 80 persone, di queste il 40% ha una fragilità riconosciuta. Degli oltre 500 lavoratori della cooperativa, oltre il 44% ha una fragilità riconosciuta o sono lavoratori che, pur non inquadrandosi in termini di legge in tale categoria, vivono condizioni di fragilità pronunciate, tali da rendere particolarmente difficile la loro collocazione sul mercato del lavoro, come ad esempio gli over 50 che perdono il lavoro", dice Bolognesi.

La Cooperativa La Fraternità

La cooperativa sociale La Fraternità Onlus, promossa dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, nasce nel 1992 a Rimini. La filosofia che informa tutto l'agire della Cooperativa affonda le sue radici nei principi del neo umanesimo che si basa sulla centralità della persona, favorendo lo sviluppo delle sue specifiche capacità e promuovendola nella sua globalità.

La Cooperativa si propone come obiettivi la riabilitazione sociale e l’inserimento nel lavoro di persone in difficoltà, disabili, emarginate o svantaggiate, che non devono essere oggetto d'assistenza, ma gradualmente diventare soggetti attivi, tendendo così al superamento dell'assistenzialismo. In tal modo si creano i presupposti per una partecipazione alla vita sociale e una cittadinanza attiva.

Come racconta Bolognesi, la Cooperativa vuole investire sulle persone per fare dell’integrazione un nuovo fattore di sviluppo, "una soluzione che richiede un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura".

La Cooperativa è di due tipi: tipo A per rispondere ai bisogni socio-assistenziali ed educativi delle persone svantaggiate, che non sono ancora pronte o non possono affrontare inserimenti lavorativi; tipo B per occuparsi dell'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, anche in territori dove spesso non ci sono opportunità di lavoro, neppure per i normodotati.

Tra le varie attività di avviamento al lavoro ed educative portate avanti dalla Cooperativa, quelle attinenti al Settore di inserimento lavorativo di Bologna si articolano in vari ambiti, tra i quali manutenzione del verde privato (giardini, ecc.) e pubblico (parchi, scuole, ecc.); lavorazioni interne conto terzi, tipicamente assemblaggi, in virtù della legge sull’assegnazione di commesse di lavoro in alternativa all’assunzione di lavoratori svantaggiati da parte di aziende terze; servizi ambientali, come la raccolta differenziata di rifiuti e abiti usati; ristorazione come servizio di mensa interna e per celebrazioni ed eventi.

L'inserimento lavorativo delle persone fragili avviene trasversalmente a tutte le attività della Cooperativa che impiega persone con vari tipi di disagio sociale, sotto il monitoraggio di alcuni educatori. Essi strutturano percorsi di inserimento che tengono conto delle esigenze espresse dai servizi sociali invianti e delle caratteristiche di vita delle stesse persone.

Colloquio con alcuni tirocinanti

Durante la nostra visita abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Happy, Tari e Francesco che lavorano come tirocinanti per la Cooperativa. Ci hanno raccontato che svolgono diverse mansioni anche interscambiabili: Happy è la cassiera di And Circular Hub, Tari si occupa della ristorazione, mentre Francesco lavora all'assemblaggio per contoterzi.

Happy lavora a And Circular da pochissimo e, dal mese di dicembre, ha iniziato il percorso di tirocinio. "Inizialmente – racconta Happy - mi occupavo del magazzino, dato che questa struttura non era ancora aperta. Prezzavo gli articoli, guardavo se, dopo la selezione iniziale, il vestiario fosse in buone condizioni, infine lo mettevo da parte per inviarlo all'hub e negli altri negozi". Con l'apertura del negozio di San Lazzaro, Happy ha iniziato anche a lavorare come cassiera. Oltre ai vestiti, si occupa della pulizia di altri articoli come le calzature.

Happy racconta della sua esperienza di affido. "I miei genitori affdatari fanno parte della comunità e lavorano per la cooperativa e io ho voluto approfondire questa esperienza, dato che ho appena completato gli studi nel campo della moda – spiega - Questo progetto , tra l'altro, permette di migliorare le problematiche legate all'ambiente e alla produzione dell'abbigliamento, riducendo in tal modo lo spreco e l'inquinamento. Il riciclo dei vestiti permette di non consumare risorse preziose".

Tari sta seguendo un percorso terapeutico nel centro di recupero per tossicodipendenti di Sabbiuno di Castelmaggiore: "Ho iniziato nella Cooperativa come selezionatrice di abiti e in seguito ho svolto altri compiti. A San Patrignano avevo seguito per tre anni e mezzo un percorso come aiutante in cucina, perciò in Cooperativa mi occupo della prepararazione delle pietanze per gli altri lavoratori. Svolgo questo compito anche per i ragazzi disabili del centro diurno". Tari ci racconta che, insieme a Sara, la responsabile della cucina, prepara piadine, tigelle, minestroni e tutti prodotti biologici per il Local to you, il negozietto che si trova dietro il capannone. "Dal 6 febbraio ho iniziato un tirocinio con la Cooperativa perché il mio percorso terapeutico è alla fase finale".  Tari parla del suo bellissimo rapporto con la responsabile della cucina e nel farlo si commuove poichè le riaffiorano alla mente i momenti difficili affrontati durante il percorso terapeutico.

Il lavoro è stato il suo punto fermo, nonostante i momenti in cui era giù di morale, non ha mai perso la costanza e la continuità. "Andavo a lavorare tutti i giorni anche quando ero in crisi, mentre in precedenza questo non avveniva. Con Sara mi trovo benissimo perché mi capisce e sa come gestire i miei momenti bui. Sara rispecchia la mission della cooperativa perchè sa empatizzare e, grazie a lei, ti senti riconosciuta nel tuo valore di persona. Qui ho trovato comprensione e umanità che non ho riscontrato in altri contesti. Ho creato un bel rapporto anche con le altre ragazze che lavorano con me, tutte molto gentili e dolci", conclude Tari.

Francesco, invece, è un maturo signore che lavora all'assemblaggio per conto terzi ed è un tuttofare, ad esempio svolge lavori su commissione per una nota marca di torrefazione del caffè o per altre aziende esterne. In questo periodo sta lavorando alla preparazione del muschio arrivato dalla Scandinavia per l'allestimento dei presepi di Natale. Francesco è in cooperativa da due anni e dall'anno scorso gli è stato attivato un tirocinio, tramite l'assistente sociale del CSM che lo segue. Dopo essere stato per tanti anni senza fissa dimora, Francesco si è visto assegnato una casa popolare dal Comune di Monzuno.

Francesco è molto di compagnia e gli piace lavorare in gruppo. "Siamo una bella squadra e siamo in tantissimi addetti all'assemblaggio. Se serve mi occupo anche della selezione del vestiario". Francesco è separato e ha un figlio di 18 anni. Nella sua vita ha attraversato molte peripezie e nella Cooperativa ha trovato la sua pace. "Ci dobbiamo aiutare perchè tutti abbiamo bisogno l'uno dell'altro, tutti noi qui abbiamo problemi, ma siamo anche preziose risorse umane", conclude.

Una sorpresa per i lettori di Sogni&Bisogni

Infine And Circular ha creato un buono sconto per i lettori di Sogni&Bisogni: per gli acquisti online basterà andare sul sito www.andcircular.com e al momento del checkout inserire il codice sconto SOGNI20 per avere uno sconto del 20% sul totale dell'acquisto. Se invece si vorrà usare questo sconto nei negozi fisici https://www.andcircular.com/pages/negozi basterà far vedere dal telefono, questo articolo o la newsletter con il codice sconto per avere uno sconto sempre del 20% sul totale dell'acquisto.




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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