A cura di Federico Mascagni
Mancano pochi giorni al Natale e, per augurarvi buone e feste e un meritato riposo, intendiamo raccontarvi come si festeggia nell’ambito della associazioni della salute mentale di Bologna e provincia.
Lo facciamo con tre pranzi festosi che si sono tenuti a brevissima distanza l’uno dall’altro. Terminata l’intensa due giorni di riflessioni sull’attualità della salute mentale presso la biblioteca della Cineteca Lumiere, venerdì 14 dicembre si sono ritrovati presso il Provvidone (la casa delle associazioni a Sabbiuno di Castelmaggiore) una parte dei relatori, il direttore del DSM/DP Angelo Fioritti, l'assessore di Castelmaggiore Barbara Giannerini, alcune psichiatre e le psicologhe del dipartimento; i rappresentanti delle associazioni delle famiglie capeggiate dalla presidente del CUFO Marie Françoise Delatour. Insieme a loro i veri protagonisti, sempre e comunque: gli utenti ovvero le persone con fragilità mentali.
Un turbine organizzativo in cucina fin dalle prime ore grazie alle cuoche e ai cuochi (o forse meglio dire grazie a Deanna di L’Albero-Insieme si può) ha costretto i primi ospiti a riunirsi in una improvvisata sala degli aperitivi. Dalla distribuzione delle crescentine appena fritte si è capito che era arrivato il momento di riunirsi. Attorno ai tavoli si sono accomodati gli ospiti ed è iniziato il pranzo. Per gli abitudinari dell'evento questa edizione pare sia stata più informale del solito.
Gli altri due pranzi si sono tenuti il giorno dopo, sabato 15, in contemporanea. Uno sempre al Provvidone a cura dell’Associazione Cristina Gavioli, l’altro organizzato al centro sociale il Botteghino di Zocca, dall’Associazione I Diavoli Rossi. Al Provvidone la festa è stata organizzata in occasione dell’ultimo incontro del laboratorio di cucina (un progetto PRISMA) che si tiene a cadenza mensile. Una festa che ha raccolto realtà amiche, esperienze associative importanti del territorio bolognese come le Cucine Popolari. La loro operazione di recupero degli alimenti contribuisce alla realizzazione del laboratorio dove a imparare i segreti della cucina sono gli utenti dei CSM. Altro ospite gradito il Centro Sociale Contea Malossi di Trebbo di Reno, che dal 2017 ospita per quattro incontri a cadenza annuale l’associazione Cristina Gavioli, in collaborazione con il Forno Pantrebbo, rappresentato alla festa dalla signora Patrizia.
Alla festa dei Diavoli Rossi al Botteghino di Zocca protagonista, oltre al pranzo tradizionale, l’intrattenimento a cura di Fabio, semplice e divertente, basato sulle abilità sportive dei presenti. Un momento di socialità che ha messo letteralmente in gioco familiari utenti e operatori. A parlare del clima di festa bastano la foto. Auguri a tutte e tutti!
Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi
...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...
Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo Pini, di Milano.
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