di Marie-Françoise Delatour, Presidente Cercare Oltre e capofila del progetto Sogni&Bisogni
Con questo numero di fine giugno, dedichiamo un'attenzione particolare al tema del lavoro, che costituisce una preoccupazione centrale per gli utenti e per le famiglie, consente quando va bene di ritrovare autonomia e autostima, di sentirsi un cittadino come gli altri e non solo “un malato”. A questo tema dedichiamo 4 articoli.
In apertura un'intervista a Vincenzo Trono, responsabile degli inserimenti lavorativi e dei budget di salute presso il DSM-DP, che ricorda i numeri e i limiti del collocamento mirato a Bologna, le potenzialità della modalità IPS, e fa intravvedere le novità della legge delega in materia di disabilità, la 227 del 2021;
L’articolo sulla cooperativa sociale A+B Agriverde di San Lazzaro di Savena, realtà produttiva agricola di primo piano che offre percorsi di transizione al lavoro e assunzioni a numerosi utenti della Salute Mentale e non solo;
L’esperienza di Job stations di Progetto Itaca che da Milano sta arrivando a Bologna, e mette in campo modalità di rapporti con le imprese particolarmente curati e coinvolgenti;
Un'intervista a Rita Di Sarro, che dirige il Programma Integrato Disabilità e Salute (II PIDS) del DSM-DP dell’AUSL di Bologna, in cui racconta l'’esperienza di assunzione di giovani con disturbo dello spettro autistico, che ha coinvolto alcune grandi imprese operanti a Bologna.
In tutti questi casi, si è dimostrata fondamentale la fase di preparazione, la triangolazione tra utente, impresa e soggetto promotore (servizi DSM-DP o associazione) e l’accompagnamento continuo da parte di figure professionali specifiche durante il periodo di assunzione.
Successivamente vi illustriamo in dettaglio le modalità e i risultati di un'indagine per valutare il grado di umanizzazione dei servizi in 9 strutture della salute mentale (SPDC, CSM e residenze). Tale indagine è stata condotta dall’Ufficio Qualità dell’AUSL su richiesta e in collaborazione con il Comitato Consultivo Misto aziendale e con il CUFO, con la partecipazione di utenti esperti;
Continuiamo il nostro giro di presentazione delle associazioni della disabilità a Bologna: questo mese abbiamo intervistato Luisa Mazzeo, presidente di AGFA Aps, che ci illustra come parlare con le persone sorde, perché ormai i sordi non usano più solo il linguaggio dei gesti, ma riescono a parlare come tutti gli altri grazie all’ausilio delle tecnologie. Questa realtà ancora poco conosciuta merita la nostra massima attenzione e divulgazione;
In materia di autismo, accogliamo e diffondiamo volentieri la lettera di protesta inviata da Angsa alla Regione Emilia-Romagna, per sollecitare l’approvazione del PRIA (Programma regionale integrato per l'assistenza territoriale alle persone con disturbo dello spettro autistico) scaduto a dicembre 2018. Le famiglie premono, ma le istituzioni non sembrano sensibili alla urgenza di approvare e mettere in cantiere le azioni e gli aiuti previsti dal Piano. Aspettiamo notizie sul seguito;
Infine per chiudere, presentiamo la recensione del libro pubblicato a Modena “La passione del possibile” sulla esperienza trentennale della Charitas nel campo della disabilità: anche le strutture del Terzo settore danno il loro contributo ed evolvono, collaborano con le strutture del territorio e rientrano gradualmente in una ottica di “apertura”.
È nostra intenzione fare conoscere tutte le realtà che contribuiscono ad affrontare e dare supporto alle varie forme di disagio, e sollecitare le vostre osservazioni e i vostri commenti.
Buona lettura.
Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi
...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...
Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo Pini, di Milano.
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