Il Provvidone rappresenta ormai una nuova realtà associativa e collaborativa a supporto della Salute Mentale. Al termine dei primi 2 anni di attività, hanno usufruito della struttura più di 400 persone tra utenti, familiari e volontari. La Casa delle Associazioni della Salute Mentale rappresenta ormai un punto di riferimento sul territorio di Castel Maggiore: la rete di collaborazione con il Comune, gli enti locali e le altre associazioni del territorio è molto fitta e promette occasioni future di integrazione per le persone che soffrono di disturbi mentali.
Il giorno 11 aprile 2015 ha avuto inizio il progetto "Il Provvidone, la Casa delle Associazioni della Salute Mentale" che ha coinvolto inizialmente 5 Associazioni di familiari ed utenti della Salute Mentale: Galapagos, Il Ventaglio, Non Andremo mai in TV, Diavoli Rossi e Cercare Oltre come capo-fila.
Grazie al progetto "Centro Anch'io" approvato da Coop Adriatica ora Coop Alleanza 3.0, il progetto Provvidone ha potuto diventare realtà e molti passi sono stati fatti da allora.
Ricordiamo che l'obiettivo generale del progetto biennale CentroAnch'io era quello di "allestire ed utilizzare una casa colonica data in comodato dall'ASL di Bologna alle Associazioni di familiari ed utenti, per farne la sede comune presso la quale realizzare progetti condivisi rivolti ad avviare percorsi di recovery".
Tali percorsi sono finalizzati ad aumentare il livello di autonomia degli utenti, ma anche ad ampliare la rete di collaborazione di volontari e familiari, a creare un punto di riconoscimento aperto al territorio, strutturato e continuativo.
Al termine dei due anni di attività, possiamo considerare che tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, ed in alcuni ambiti abbondantemente superati.
1. Allestimento della casa colonica sita in via Sammarino a Castel Maggiore
La prima azione è stata ripristinare la casa colonica e tutto il cortile. Questo lavoro è stato effettuato dai volontari delle associazioni che hanno imbiancato, pulito e arredato tutti gli ambienti.
E' stato poi la volta dell'esterno, sono stati potati gli alberi, gli arbusti, tagliato l'erba dei prati, ripristinato i viottoli ed il forno
Successivamente le associazioni si sono riunite più volte per la preparazione dell'inaugurazione ( con la partecipazione di tutte le autorità: Comune, Ausl, Città metropolitana, Coop Alleanza, parroco,le Cooperative, associazioni degli utenti, familiari, volontari) con più di 250 presenze.
2. Realizzazione di attività, laboratori, incontri rivolti a persone in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale ed ai loro familiari
Numerosi incontri sono stati orientati a condividere la programmazione delle attività.
Nell'anno 2015 sono state realizzate:
Attività ortiva: sono stati realizzati due orti ed un frutteto
Attività di giardinaggio: realizzate aiuole
Attività di manutenzione verde e struttura: quasi quotidiana. I pazienti con l'aiuto dei volontari due volte alla settimana curavano lo spazio verde.
Attività di socializzazione e cura delle buone relazioni per attivare una rete con le Istituzioni territoriali (Feste di primavera, autunno, natalizie )
Attività di week end di autonomia una volta alla settimana ( sabato o domenica ) incontri dedicati agli utenti, ai familiari, volontari, amici.
Attività di socializzazione e interscambi culturali sulla salute mentale attraverso incontri con la delegazione brasiliani nell'ambito del progetto Bela Bologna - Bela Horizonte
Attività di auto finanziamento, in collaborazione con la scuola di danza NO STOP; la terza domenica del mese è stato realizzato un torneo di Burraco aperto a tutta la cittadinanza; questo ha consentito anche di fare promozione facendo conoscere le attività svolte dalle associazioni per combattere solitudine, disagio e dare sollievo ai familiari ed agli utenti.
Le attività nel 2016 sono aumentate e sono diventate più mirate per rispondere meglio alle esigenze di utenti e familiari. Tutti i giorni vengono realizzate attività:
• lunedì: incontri “ la finestra sul disagio sociale e mentale “ uno specialista incontra individualmente familiari o utenti
• Martedì: utenti e volontari si dedicano alla attività ortiva
• Mercoledì: (1° ed il 3°mercoledì del mese) “4 Chiacchiere a cena” incontri con cena visione di un filmato e 4 chiacchiere
• Giovedì: utenti e volontari si dedicano alla attività ortiva -giardinaggio
• Venerdì: incontri “ la finestra sul disagio sociale e mentale “
• Sabato: Pranzo di socializzazione e di sera “ cinema e maccheroni”
• Domenica : Pranzo di socializzazione - continua la collaborazione con la scuola di danza NO STOP e la terza domenica del mese si fa il torneo di BURRACO
Si è svolto un corso di formazione di 40 ore “Alimentazione e Salute mentale” in collaborazione con le associazioni AITSAM e 1x1 insieme, rivolto a 30 persone tra utenti, familiari, operatori e volontari.
Le associazioni hanno aderito alle iniziative promosse dal Comune ed hanno partecipato alla marcia della Pace ed agli eventi territoriali, quali BIMBI IN BICI, a quelli progettuali del programma PRISMA ( DSM-DP), al progetto Cittadini in movimento ( Regionale).
Si sono svolte attività di socializzazione e interscambi culturali attraverso incontri con una delegazione Giapponese durante il mese di ottobre, nonché accoglimento presso il Provvidone di una delegazione europea di medici psichiatri e responsabili amministrativi di strutture psichiatriche, in occasione di un loro congresso a Bologna.
Durante i mesi di settembre ed ottobre si sono svolti eventi dedicati alla Salute Mentale in collaborazione con la Coop Alleanza 3.0 presso le PIAZZE di Castel Maggiore e presso la Coop di Corticella. Una ricca mostra itinerante ha illustrato al grande pubblico le attività che si svolgono al Provvidone. Tale iniziativa è stata anche l'occasione per presentare 2 libri scritti da utenti, e per fare vedere dal vivo ai clienti dei punti vendita il tipo di laboratori creativi che vengono realizzati.
Il mese di presenza presso i punti vendita coop hanno costituito una novità per le associazioni della Salute Mentale, e si è concluso con un convegno-dibattito presso il Comune di Castel Maggiore con la partecipazione del direttore Sanitario AUSL e con i vertici del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
3. Il contributo del Dipartimento di Salute Mentale e dei volontari
Come previsto dal progetto approvato, il Dipartimento di Salute Mentale ha co-finanziato il progetto prendendo a proprio carico gli oneri di gestione della casa, finanziando l'acquisto di alcune attrezzature di cucina e finanziando attività da realizzare presso il Provvidone nell'ambito del suo programma PRISMA.
I volontari delle Associazioni hanno dedicato numerose ore del proprio tempo ed hanno regalato piantine e strumenti di lavoro.
In conclusione
il progetto CentroAnch'io ha pertanto consentito l'avvio di questa iniziativa unica, ha portato i primi mattoni sui quali si sono aggregate strada facendo altre risorse ed altri progetti . Il fatto di disporre di una sede comune propria per fare attività è diventata una realtà, era impensabile pochi anni fa.
A inizio 2017 una sesta associazione della Psichiatria Adulti ha raggiunto la nostra rete di partenariato: si tratta dell'Associazione Cristina Gavioli, che opera prevalentemente sui laboratori artistici e creativi.
Nel mese di novembre, le associazioni della Salute Mentale hanno candidato per il 2017 un progetto presso la Fondazione Del Monte, con l'obiettivo di evolvere verso una forma organizzativa più stabile che sia anche in grado di rendere gli utenti maggiormente protagonisti delle loro attività.
Adesso le persone in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale hanno una casa, un luogo al di fuori della Sanità dove ritrovarsi, socializzare, passare un pò di tempo in modo gradevole ed autonomo. Questo contribuisce a trovare il percorso verso la dignità e la guarigione.
Le Associazioni titolari del progetto ringraziano Coop Alleanza 3.0 per questa opportunità senza la quale il progetto "La Casa delle Associazioni della Salute Mentale" non sarebbe nato.
Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi
...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...
Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo Pini, di Milano.
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