di Federico Mascagni, redattore di Sogni&Bisogni
La soglia di attenzione dell’opinione pubblica sull’argomento della Salute Mentale dopo il periodo pandemico, con i grandi e piccoli traumi psichici che ha provocato, è cresciuta verticalmente interessando anche le principali testate nazionali e facendoci assistere al fiorire di numerosi canali social dedicati al tema e rivolti prevalentemente alle fasce più giovani.
Questo fenomeno affatto nuovo va non solo tenuto in conto e analizzato, ma promosso attraverso iniziative che abbiano come finalità l’incontro fra le realtà organizzate (istituzioni, associazioni, utenti, operatori) e cittadinanza.
Queste le motivazioni che hanno portato all’infittirsi di appuntamenti territoriali aperti al pubblico su molteplici temi della Salute Mentale, a volte proposti da organizzazioni non direttamente coinvolte nel tema ma sicuramente sensibili da tempo. È il caso dell’AUSER di Imola che, volendo celebrare la Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, ha coinvolto l’Istituzione Gian Franco Minguzzi di Bologna allo scopo di organizzare una giornata dal titolo “Salute Mentale Bene Comune” che si terrà al Teatro dell’Osservanza in via Venturini 18 a Imola.
Alla ricerca di un intervento autorevole il dottor Angelo Fioritti (presidente del Collegio Nazionale dei DSM e membro del CdA dell’Istituzione Minguzzi) ha invitato Benedetto Saraceno, che terrà una lezione magistrale dal titolo suggestivo “Bibliografia per operatori della salute (non solo mentale)”.
Psichiatra, Saraceno è professore ordinario di Global Health alla Università di Lisbona, dove dirige il progetto di Global Mental Health della Fondazione Calouste Gulbenkian. A Lisbona dirige un master internazionale in Politiche di salute mentale. È nato a Genova nel 1948, si è formato alla scuola di Franco Basaglia a Trieste e appartiene al movimento della psichiatria anti-istituzionale italiana. Ha lavorato come epidemiologo all’Istituto Mario Negri di Milano, ha coordinato progetti per le riforme psichiatriche in America Centrale e in Sud America, in Paesi quali Nicaragua, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Panama, Brasile, Cile e Cuba. Dal 1995 al 2010 ha lavorato presso le Nazioni Unite, in qualità di direttore del Dipartimento di salute mentale e abuso di sostanze dell’organizzazione mondiale della sanità a Ginevra. È inoltre membro onorario del Royal College of Psychiatry d’Inghilterra e ha ricevuto la laurea honoris causa dalle Università di Lisbona e di Birmingham.
Quello di Saraceno è un pensiero che reclama la necessità di non limitarsi all’aspetto biologico della patologia, ma anzi di ricercarne i motivi nel contesto di vita, con tutte le contraddizioni (patogene) che comporta fra giustizie e ingiustizie, partecipazione e marginalizzazione, ricchezza e povertà.
Una visione che pone al centro delle pratiche per la salute mentale la partecipazione “dal basso” della comunità, arrivando a ricordare come le esperienze più avanzate prevedono il coinvolgimento diretto degli utenti nei processi decisionali, assegnando loro (vedi il caso dell’Inghilterra) posti all’interno dei Consigli di Amministrazione delle realtà che si occupano di Salute Mentale.
La giornata si concluderà nel pomeriggio con un workshop di riflessione fra tutte le realtà coinvolte e con le conclusioni di Anna Marchi, Presidente del Comitato Utenti e Familiari di Imola, e Alba Natali, Direttrice del DSM-DP dell’Ausl Imola.
È gradita l’iscrizione on line al link www.ausl.imola.bo.it/iscrizione_SaluteMentale.
Per informazioni scrivere all’indirizzo m.gagliostro@ausl.imola.bo.it
Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi
...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...
Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo Pini, di Milano.
presso Istituzione Giancarlo Minguzzi
Via Sant'Isaia, 90
40123 Bologna
Codice Fiscale: 91345260375
email: redazione@sogniebisogni.it